Indicizzazione/benchmarking del valore dell'atleta

Dato che i mercati sportivi non sono accessibili al pubblico, mancano parametri universalmente concordati che definiscano con precisione la relazione economica tra l’atletica e l’economia in generale.

Riteniamo che il valore atletico sia fortemente espressivo delle condizioni di mercato. Man mano che la velocità dei trasferimenti dei giocatori aumenta, anche i flussi di capitale aumentano, mostrando intrinsecamente salute. Se le organizzazioni non sono disposte a rimescolare la composizione dei propri team, si può osservare una riduzione dei budget nelle loro operazioni. Pertanto, quanto più sana è la tendenza del transfert dell’atleta, tanto più probabile è che le circostanze esterne corrispondano o divergano totalmente. In caso di divergenza (quando le economie delle nazioni sono in difficoltà, ma la performance del mercato sportivo aumenta) istituiremmo un settore economico/di copertura che sarebbe disaccoppiato dalla sensibilità esterna e agirebbe più in linea con la tesi degli asset sovrani.

Ancorando lo stato del mercato sportivo all’ACMn e sovrapponendolo al mondo della macro-finanza, si dedurranno nuovi modelli di dati che saranno di immenso valore per l’intera catena del valore dello sport (e oltre).

Le esternalità economiche totali, con la presenza di un tale mercato esistente, rappresentano un vantaggio netto per la società. La natura gamificata dell’ACMn è un ciclo di feedback riflessivo positivo in base al quale più atleti diventano partecipanti disponibili (poiché ciò migliora intrinsecamente la loro importanza), i club sarebbero in grado di diffondere i loro rischi (sebbene gli atleti abbiano enormi rapporti di rendimento potenziali, non sono anche sempre garantiti risultati professionali) e i fan/il pubblico potrebbero avere accesso a nuove risorse che diversificherebbero ulteriormente le loro fonti di capitale, oltre a fornire loro un settore che incoraggerebbe la partecipazione.

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